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Maggiore scelta ho, più libero sono. Questo inattaccabile dogma della nostra società è stato messo in discussione qualche anno fa da uno psicologo americano chiamato Barry Schwatz. Autore del libro “The paradox of choice. Why more is less” (Il paradosso della scelta. Perchè più è meno) Schwartz racconta come avere troppe scelte possa diventare controproducente, aumentano la difficoltà decisionale, elevando le nostre aspettative e, conseguentemente, amplificando la nostra insoddisfazione.
E questo si ripercuote in ogni nostra decisione, creando scenari paradossali. Come per esempio decidere di andare a fare acquisti nel negozio con SOLO 5 varianti di caffè invece che 30. O, come raccontato nel video, scoprire ch la probabilità di sottoscrivere un fondo pensionistico diminuisce del 2% ogni 10 opzioni presentate. 50 opzioni, 10% in meno. Impressionante. Perchè? Perchè con l’aumentare delle possibilità di scelta aumenta anche la volontà di fare la “scelta” perfetta. Ma la scelta perfetta richiede di soppesare finemente pro e contro. E quando le scelte sono tante, anche i pro e i contro sono numerosi. Ed è difficile trovare il giusto algoritmo per misurarli e confrontarli. E così rimandiamo le decisioni. Fino ad arrivare a non decidere mai. Paradossale, vero?
Quindi se dobbiamo vendere o proporre qualcosa, limitiamo e selezioniamo accuratamente le nostre proposte, riducendo la scelta del cliente a pochi elementi. Questo faciliterà sicuramente un presa di decisione, aumentandone anche la soddisfazione.
Buona visione e buona scelta.