Il locus of control è un modello che spiega come la percezione che le persone hanno di sè stesse e della realtà possa essere semplicemente un punto di vista, indipendente dai fatti ‘reali’, ovvero un modo con cui i fatti vengono interpretati.
Julian B.Rotter, attraverso questo modello, ha definito il grado di percezione rispetto al controllo del proprio destino e degli eventi. Questo controllo può essere interno o esterno.
Ognuno di noi ha una dominanza di uno dei due stili di attribuzione. Le persone che possiedono un locus of control interno si sentiranno maggiormente responsabili delle loro azioni e avranno maggiori possibilità di successo. Nelle persone che hanno un locus of control esterno l’atteggiamento sarà più passivo rispetto alle situazioni della vita e tenderanno ad accettare gli eventi anche quando potrebbero essere modificati.
Tuttavia, al di là della dominanza, tutti noi utilizziamo l’attribuzione a cause sia interne che esterne. Ad esempio, è buffo notare che spesso noi tendiamo ad attribuire i propri successi a stati interni (“sono proprio bravo”), mentre quando un’altra persona ottiene gli stessi risultati, allora ci spostiamo su spiegazioni esterne (“è stato fortunato”). Allo stesso modo quando si fanno errori o si fallisce in un compito si tende ad attribuire le cause a qualcosa di esterno, a fattori situazionali piuttosto che incolpare noi stessi. In maniera speculare quando gli altri non riescono in qualche compito o fanno errori, tendiamo ad usare su di loro attribuzioni interne, per esempio dicendo che il pessimo risultato che hanno ottenuto è da attribuire alle loro caratteristiche personali (“è una persona poco intelligente”).
Bernand Weiner ha aggiunto alla teoria dell’attribuzione delle specifiche interessanti. Oltre al locus of control ha individuato i seguenti due criteri per valutare la causa di un certo risultato:
1) la stabilità (le cause cambiano nel tempo oppure rimangono stabili?)
2) la controllabilità (cause che siamo in grado di controllare come le competenze, rispetto a cause che non possiamo controllare come la fortuna, le azioni degli altri, ecc…)
L’interazione di questi tre fattori (ad esempio potremmo ritenere che la causa sia esterna a noi e tuttavia prevedibile [stabile] e controllabile) spiega in modo ancora più preciso il modo di porsi e di reagire delle persone.