[md_text md_text_alignment=”left” md_text_title_line_height=”40″ md_text_desc_line_height=”21″ md_text_title_bottom_space=”10″ md_text_separator_bottom_space=”10″ md_text_description_bottom_space=”25″ md_text_title_separator=”no” md_text_separator_width=”110″ md_text_separator_height=”5″ md_text_separator_color=”rgb(0, 255, 153)” md_text_style=”solid” md_text_solid_color=”rgba(20,20,20,1)” md_text_gradient_color=”pixflow_base64eyJjb2xvcjEiOiIjODcwMmZmIiwiY29sb3IyIjoiIzA2ZmY2ZSIsImNvbG9yMVBvcyI6IjAuMDAiLCJjb2xvcjJQb3MiOiIxMDAuMDAiLCJhbmdsZSI6MH0=” md_text_title_size=”32″ md_text_letter_space=”0″ md_text_hover_letter_space=”0″ md_text_easing=”cubic-bezier(0.215, 0.61, 0.355, 1)” md_text_use_title_custom_font=”no” md_text_title_google_fonts=”font_family:Roboto%3Aregular%2C100%2C100italic%2C300%2C300italic%2Citalic%2C500%2C500italic%2C700%2C700italic%2C900%2C900italic|font_style:300%20light%20regular%3A300%3Anormal” md_text_number=”1″ md_text_title1=”pixflow_base64″ md_text_title2=”Typography Shortcode” md_text_title3=”Typography Shortcode” md_text_title4=”Typography Shortcode” md_text_title5=”Typography Shortcode” md_text_content_size=”14″ md_text_content_color=”rgba(20,20,20,1)” md_text_use_desc_custom_font=”yes” md_text_desc_google_fonts=”font_family:Roboto%3Aregular%2C100%2C100italic%2C300%2C300italic%2Citalic%2C500%2C500italic%2C700%2C700italic%2C900%2C900italic|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal” md_text_use_button=”no” md_text_button_style=”fade-oval” md_text_button_size=”standard” left_right_padding=”0″ md_text_button_text=”SCARICA PROGRAMMA” md_text_button_icon_class=”icon-angle-right” md_text_button_color=”rgba(0,0,0,1)” md_text_button_text_color=”rgba(255,255,255,1)” md_text_button_bg_hover_color=”rgb(0,0,0)” md_text_button_hover_color=”rgb(255,255,255)” md_text_button_url=”https://www.lamconsulting.it/blog/wp-content/uploads/2018/05/PROGRAMMA-CONVEGNO-YOUFM-2018.pdf” md_text_button_target=”_blank” md_text_animation_type=”fade” md_text_animation_speed=”200″ md_text_animation_delay=”0.0″ md_text_animation_position=”center” md_text_animation_show=”once” md_text_animation_easing=”Quart.easeInOut” md_text_parallax_speed=”1″]
Un’azienda ideale dovrebbe porre attenzione al benessere dei propri dipendenti, a quello della comunità in cui opera e si dovrebbe impegnare per la sostenibilità ambientale. Questi tre obiettivi sono le architravi su cui struttura il percorso di certificazioneBcorp. Una Certified B Corporation – questo il nome per esteso – è un’azienda che volontariamente rispetta i più alti standard di scopo, responsabilità e trasparenza. Nel mondo sono già più di 2300 le aziende certificate, su oltre 70mila.LE AZIENDE Bcorp IN ITALIA – In Italia se ne contano ottanta circa. Un esempio italiano di Bcorp è LAM Consulting , società di consulenza Benefit italiana: ha sede a Cesena e conta 15 anni di esperienza e un centinaio di progetti realizzati per le aziende clienti. Tra queste Dainese, Hera, Save the Children, diverse Banche di Credito Cooperativo. Ma cosa significa in concreto essere una Bcorp e quali vantaggi comporta? «La certificazione serve a fotografare in modo più oggettivo una serie di atteggiamenti, valori aziendali e comportamenti concreti già esistenti e va a verificare le azioni che l’azienda mette in atto sufficienti a raggiungere lo standard minimo necessario per procedere al percorso certificativo. Inoltre offre l’opportunità di misurarsi anche con altri e di prendere spunti per migliorarsi», spiega Andrea Magnani, fondatore e CEO.BENESSERE AZIENDALE PRIMA DI TUTTO – L’attenzione ambientale è prestata in LAM Consulting, ma è il benessere in azienda a farsi notare: «abbiamo posto una serie di attenzioni ai bisogni delle persone. Da sempre, il mio atteggiamento nei confronti dei collaboratori, dipendenti e non, è stato quello di dare massima disponibilità nei confronti dei loro bisogni, stabilendo orari di lavoro che, pur regolati contrattualmente, erano e sono all’insegna della massima flessibilità. Ci si organizza il lavoro in modo da procedere guardando all’obiettivo e non all’orario. Un altro aspetto fondamentale di attenzione è rivolto allo scambio aperto d’idee, di partecipazione attiva e condivisione delle decisioni. Tutti devono sentirsi liberi di esprimere in modo schietto le proprie opinioni sui progetti che gestiamo».QUANDO MENTE E CORPO LAVORANO INSIEME PER IL BENE COMUNE – La sua realtà propone alle aziende che richiedono consulenza una metodologia, importata in esclusiva dagli Stati Uniti, che opera sul benessere mente-corpo, prendendo spunto dai casi più avanzati come Google che hanno introdotto la mindfullness. Il metodo è una somma di attività codificate che vanno sotto il nome di IBP – acronimo inglese che sta per Integrating Body-mind Potential. Parte dal presupposto che nel mondo aziendale in genere la parte emozionale è trascurata. Magnani, laurea in filosofia e in psicologia, dal 2013 coordina l’Istituto Italiano di IBP. «L’obiettivo che si pone il metodo è che ognuno abbia la possibilità di esprimere la propria vitalità e diventi capace, attraverso la consapevolezza del corpo, di aumentare il proprio livello di energia e di presenza nel contesto lavorativo. Riuscire a sviluppare un linguaggio comune permette di migliorare la relazione tra le persone e anche nei momenti di tensione e difficoltà, infonde fiducia sulla possibilità di risolverli».VENDITA EFFICACE SOLO SE ETICA – Tra le attività di LAM Consulting c’è la vendita eticaefficace. Un aspetto che passa prima di tutto «dall’eticità della proposta. È etica quel tipo di vendita che vede l’azienda vincere insieme al proprio cliente. Un esempio: stiamo occupandoci di consulenza bancaria. Sappiamo che le banche hanno avuto particolare Benessere in azienda. «L’obiettivo che si pone il metodo Bcorp è che ognuno abbia la possibilità di esprimere la propria vitalità e diventi capace, attraverso la consapevolezza del corpo, di aumentare il proprio livello di energia e di presenza nel contesto lavorativo» sostiene Andrea magnani fondatore e Ceo di LAM Consulting, Foto: LAM Consultingevidenza nelle cronache a causa di una serie di scandali. Il problema era causato dal fatto che gli obiettivi di vendita venivano affidati dall’istituto bancario in maniera insostenibile ai propri dipendenti. Un esempio: piani di accumulo fatti passare come strumenti per risparmio certo, alla stregua di un salvadanaio; cosa che ovviamente non sono. Riportare etica alla vendita non significa eliminare gli obiettivi commerciali, ma costruire insieme alla propria clientela un percorso di consapevolezza verso i prodotti. Il cliente consapevole è anche maggiormente incline ad acquistare soluzioni mirate perché si rende conto di averne effettivamente bisogno». Nel medio periodo questa modalità di vendita paga molto di più perché porta naturalmente ad una maggiore fidelizzazione dei clienti e aduna maggiore piacevolezza di chi lavora come commerciale. In questo senso etica e profitto non solo possono coesistere, ma addirittura si rafforzano reciprocamente.
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