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La misurazione della formazione è un tema molto discusso e altrettanto irrisolto. Nella maggior parte dei casi l’unica misurazione effettuata al termine di un percorso formativo riguarda il gradimento dei partecipanti che esprimono un giudizio sull’esperienza vissuta, solitamente attraverso un questionario strutturato.
Noi riteniamo che rilevare il gradimento sia importante ma non sufficiente, soprattutto in un periodo di crisi congiunturale in cui le risorse destinate alla formazione sono sempre minori, e ampliamo il ragionamento alla misurazione dell’efficacia dell’intervento formativo.
Nel video che presentiamo mettiamo l’accento sui vantaggi della misurazione, identificandone quattro. I primi due sono riferiti alla misurazione finale:
1. permette di valutare la corrispondenza tra i risultati prodotti e gli obiettivi attesi, arrivando in alcuni casi a calcolare il ROI della formazione;
2. permette di costruire nel tempo una casistica sull’efficacia delle diverse metodologie formative che consentirebbe a imprese, associazioni di categoria, enti di formazione, ecc. di valutare ex ante l’adeguatezza delle proposte formative ai risultati attesi;
Gli altri due a quella in itinere:
3. attraverso la misurazione in itinere, mutuata dalla ricerca-azione, è possibile apportare eventuali correttivi in corso d’opera per tendere il più possibile agli obiettivi attesi;
4. quando i risultati attesi riguardano cambiamenti comportamentali, la loro misurazione è possibile attraverso la creazione di strumenti di osservazione (check list) che supportano la progettazione stessa del percorso formativo.