Gli stereotipi di genere continuano a influenzare profondamente la società, il mondo del lavoro e la vita quotidiana delle donne. Decostruire questi pregiudizi non è un’operazione semplice, poiché sono radicati nella cultura, nelle dinamiche organizzative e persino nella percezione che ognuno ha di sé. Ma come possiamo realmente cambiare questa realtà? Ne abbiamo parlato nell’ultimo appuntamento di Caffè con la Tigre, un incontro che affronta il cambiamento in azienda e nella società con uno sguardo non convenzionale.
Gli stereotipi di genere sono così profondamente radicati da diventare quasi invisibili. Si manifestano nei ruoli assegnati alle donne in famiglia e nel lavoro, nelle aspettative sociali e nelle scelte professionali. Come sottolineato da Monica Giannoni, esperta di Change Management e formatrice, questi pregiudizi non si limitano alle opinioni personali, ma si traducono in barriere concrete che ostacolano la piena realizzazione delle donne, sia a livello personale che professionale.
Tra le ospiti della puntata, Roberta Bassi, responsabile delle risorse umane di BVR Banca Veneto Centrale, e Valentina Biagetti, responsabile dell’area supporti direzionali di Banca Malatestiana, hanno portato la loro esperienza su come affrontare e superare gli stereotipi all’interno delle aziende. Entrambe lavorano in organizzazioni che hanno ottenuto la certificazione per la parità di genere (PDR 125), un riconoscimento che impone non solo il rispetto di determinati standard, ma anche un impegno costante nel promuovere una cultura inclusiva.
Se da un lato le politiche aziendali possono rappresentare un freno all’uguaglianza, dall’altro possono essere un motore di cambiamento. Quali azioni concrete possono adottare le imprese per favorire un ambiente di lavoro più equo?
Un tema particolarmente interessante emerso durante la puntata riguarda gli effetti psicofisici che gli stereotipi possono avere sulle donne. Gabor Maté, medico e ricercatore, ha evidenziato come la pressione sociale imposta alle donne di essere sempre accoglienti, gentili e disponibili possa portare a un sovraccarico emotivo e, in alcuni casi, a malattie autoimmuni. Questo dimostra come gli stereotipi non siano solo un limite sociale, ma possano influire profondamente sulla salute e sul benessere individuale.
La certificazione sulla parità di genere (PDR 125) rappresenta un’opportunità per le aziende di misurarsi su KPI concreti e implementare strategie efficaci. Tuttavia, come sottolineato da Roberta e Valentina, non deve essere vista come un traguardo, ma come un punto di partenza per un percorso di cambiamento continuo. Le aziende certificate devono impegnarsi a mantenere alto il livello di attenzione su queste tematiche e a integrare la parità di genere come un valore fondante della propria cultura aziendale.
Superare gli stereotipi di genere richiede un impegno collettivo. Le aziende, le istituzioni e la società nel suo complesso devono lavorare insieme per garantire pari opportunità a tutti, indipendentemente dal genere. Il cambiamento è possibile solo se riusciamo a riconoscere e mettere in discussione i modelli culturali che ci sono stati imposti, aprendo la strada a un mondo del lavoro più giusto e inclusivo per le future generazioni.
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