Oggi vi invito a risolvere un piccolo test:
Immaginate di avere a vostra disposizione una candela, una scatola di puntine da disegno e una bustina di fiammiferi (vedi immagine).
Il vostro compito è quello di attaccare la candela al muro al di sopra di un tavolo, in modo tale che la cera sciolta non goccioli sopra il tavolo.
Prendetevi 5 minuti per provare a risolvere il problema. Tutti gli elementi sono su quel tavolo.
La risoluzione del problema è la seguente: usare la scatola che contiene le puntine come portacandela e attaccarla al muro con le puntine; ovviamente i fiammiferi servono per accendere il cero.
Questo test è stato utilizzato da un famoso psicologo chiamato Duncker, nel 1935, per valutare come le persone cercano di trovare la trovare la soluzione di un problema.
Nell’esperimento originale, i partecipanti inizialmente non riuscivano a risolvere il problema perché erano “fissati” sulla funzione normale della scatola, quella di contenere le puntine, e questo impediva loro di riconcettualizzarla in modo diverso. Quando lo sperimentatore toglieva le puntine dalla scatola e le disponeva sparse sul tavolo accanto alla scatola vuota, i soggetti avevano un’intuizione improvvisa: i soggetti riconcettualizzano la funzione della scatola (non solo è un contenitore, ma può anche essere usata come sostegno per la candela).
Questo test ha portato Dunker a definire il concetto di fissità funzionale, ovvero il rimanere fissati sulle funzionalità abituali di un oggetto e non riuscire a riconcettualizzarlo in modo diverso.
Il concetto di fissità funzionale ci dimostra che ogni tanto basta cambiare la nostra prospettiva, il nostro punto di vista e provare a pensare il maniera creativa e non convenzionale per trovare la giusta soluzione di un problema.
Provateci anche voi!