Con effetto del falso consenso si intende la tendenza a sovrastimare la misura in cui in cui i propri comportamenti, credenze, qualità e atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi da altre persone. In altre parole siamo convinti che gli altri, quando si trovano in situazioni come le nostre, avrebbero i nostri stessi pensieri e si comporterebbero alla stessa nostra maniera.
Si tratta di una euristica di giudizio in cui, in situazioni di incertezza – quando abbiamo dei dubbi – si utilizziamo le nostre opinioni per prevedere quelle degli altri.
Questo effetto ha avuto conferma sperimentale più di trent’anni fa, nel lontano 1977, quando Ross, Greene e House condussero un semplice, ma geniale, esperimento. Essi chiesero ad alcuni studenti se fossero disposti o meno, in cambio di un compenso, a girare per 30 minuti per il campus universitario con un cartello pubblicitario appeso al collo, ovvero diventando un sandwich umano, con la scritta “Eat at Joe’s!” (Mangia da Joe!).
Il 62% degli studenti rispose affermativamente e, ovviamente, il 38% risposte negativamente.
Subito gli sperimentatori chiesero ai partecipanti di stimare la percentuale degli studenti che avrebbe accettato quel tipo di lavoro. Il risultato fu il seguente:
Risulta evidente che 2 studenti su 3 immaginino che il comportamento degli altri studenti rispecchi il loro, qualunque esso sia!!!
Ma da che cosa dipende il falso consenso?
Quindi la prossima volta che pensiamo “chi non farebbe questa cosa?” fermiamoci a riflettere se quello che pensiamo rappresenta veramente la realtà o solo un artefatto della nostra mente.