Se guardiamo bene in tutte le cose c’è una prima elaborazione, quella mentale, l’idea che nasce in noi, e una seconda elaborazione, quella fisica, la traduzione operativa dell’idea. Anche delegare c’è un prima e un dopo. Prima, si pensa cosa bisogna fare, cosa si vuole ottenere e, poi, si comunica a chi deve svolgere l’attività cosa deve essere fatto.
Delegare significa…
Nel linguaggio comune, la delega altro non è se non l’azione attraverso la quale si trasferisce qualcosa ad altri: un lavoro o una parte di esso; una responsabilità o un potere.
Nell’ambito lavorativo bancario, la delega, se pensata in termini di efficacia operativa, diventa uno strumento al alto valore aggiunto nella crescita della filiale o dell’ufficio. Il direttore di filiale che delega al collega l’attività di contattare telefonicamente i clienti per fissare un appuntamento di vendita, sicuramente potrà dedicare il tempo che avrebbe perso per le telefonate, ad analizzare la posizione del cliente, a valutare quali prodotti o servizi offrirgli, a pianificare le diverse fasi della consulenza di vendita. Così, allo stesso modo, il responsabile di un ufficio di sede che delega al collega alcune attività operative potrà dedicare il tempo risparmiato ad approfondire alcune novità normative che hanno un impatto sul lavoro da svolgere, piuttosto che cercare di trovare la soluzione ad un problema che per la sua criticità richiede conoscenze più specialistiche.
In conclusione, delegare efficacemente significa crescere e questo vale sia per gli individui che per le organizzazioni.
Scegliere la delega
Come base di partenza, si possono distinguere due forme di delega che S. R. Covey chiama: delega al fattorino e delega di responsabilità.
La delega al fattorino si traduce, sostanzialmente, in un dare delle disposizioni rigide e definite: “vai a prendere quel fascicolo, utilizza solo quel modulo, dimmi quando hai finito”.
Diversamente, la delega di responsabilità si concentra sul risultato che si vuole ottenere facendo fare ad altri un lavoro. Essa non predefinisce il metodo da utilizzare ma lascia le persone libere di scegliere come fare. La differenza tra le due forme di delega, è: nel primo caso si trasferisce un metodo, il come fare, nel secondo caso si comunica cosa si vuole ottenere, il risultato.