Tradizionalmente la noia è sempre stata associata ad una serie di conseguenze negative, sia sul posto di lavoro che nella vita quotidiana. Tuttavia recentemente è stato suggerito che, paradossalmente, essere annoiati possa portare a benefici, uno dei quali sembrerebbe essere una maggiore creatività. Almeno secondo i risultati di questo studio condotto dai ricercatori della University of Central Lancashire, nel quale è stato chiesto ad 80 studenti di eseguire un compito di creatività, ovvero pensare al maggior numero di possibili usi diversi per una coppia di tazze fatte di poliestere. Ma prima di eseguire questo compito a metà dei partecipanti è stato chiesto di eseguire un compito estremamente noioso: copiare i numeri di una rubrica telefonica per circa 15 minuti. Quasi paradossalmente, il gruppo di partecipanti che aveva eseguito il compito noioso prima del compito di creatività elaborò ad un numero maggiore di utilizzi per la tazza. Per quale motivo? I ricercatori hanno ipotizzato che i momenti di noia ci permettano di sognare ad occhi aperti e di perderci tra i nostri pensieri, e che questo permetta di incubare nuove idee.
Quindi, per testare questa ipotesi i ricercatori hanno condotto un secondo esperimento nel quale oltre a 30 partecipanti che eseguivano direttamente il compito di creatività (gruppo di controllo), a 60 studenti veniva fatto eseguire nuovamente un compito noioso: 30 di essi dovevano copiare per 15 minuti i numeri di una rubrica, come nel primo esperimento, mentre un secondo gruppo invece doveva effettuare un compito ancora più noioso, ovvero leggere i numeri della rubrica. Anche in questo caso i ricercatori hanno scoperto che le persone del gruppo di controllo erano meno creative, ma le persone che avevano letto i numeri della rubrica erano più creative di quelli li avevano riscritti. Secondo gli autori questi risultati suggeriscono che tra le attività noiose, quelle più passive come leggere elenchi o partecipare a riunioni, possono portare ad avere una maggiore creatività in quanto ci permetterebbero di aumentare la possibilità di sognare ad occhi aperti.
Secondo gli autori dello studio, la noia al lavoro è sempre stata vissuta come qualcosa da eliminare, ma forse si dovrebbe rivedere questo dogma lavorativo. Infatti la sensazione di noia è un segnale forte che siamo bloccati in una sorta di routine e dobbiamo cercare nuovi obiettivi o nuove strategie per modificare la situazione. Ma senza avere la possibilità di “prenderci il tempo per pensare”, è difficile trovare soluzioni non lineari a problemi reali.
Tuttavia la maggior parte delle persone, al lavoro o fuori, tende ad “uccidere” la noia ogni volta che si affaccia dietro l’angolo della nostra mente. Ed ora è ancora più semplice, grazie a smartphones che ci connettono con il mondo in un istante, facendoci passare i momenti solitari in compagnia del pensiero di un’altra persona, guardando il video dell’ennesimo gattino o facendoci allineare Candies.
Magari la prossima volta che vediamo comparire la noia, invece di dare un’occhiata al nostro cellulare, lasciamoci annoiare un po’. Chissà che non salti fuori qualche idea creativa…