Lisa Earle McLeod è una executive coach e consulente di vendita. Dopo anni di interazioni con i suoi clienti ha elaborato un’idea sulla relazione tra l’avere un atteggiamento lamentoso e l’ottenere il successo. O meglio, come descritto in un post nel suo blog, ci sono tre cose che le persone felici e di successo fanno in modo diverso dalle persone che si lamentano.
1. Essere “felicemente gelosi”
Quando un collega viene promosso o un amico compra una nuova casa, le persone di minor successo tendono ad essere gelose perché vorrebbero aver ottenuto loro quel “premio” o raggiunto quell’obiettivo. Ovviamente anche le persone di successo provano un tipo di gelosia, ma è leggermente diversa: invece di vivere un’invidia negativa, essi sentono quello che Lisa Earle McLeod chiama “gelosia felice”. Essi sono felici per l’altra persona, ma allo stesso tempo vorrebbero aver raggiunto lo stesso traguardo. La sfumatura è importante. E’ la differenza tra il semplice lamentarsi e l’utilizzare questa “gelosia” per motivarsi e agire per cercare di raggiungere un obiettivo, ed esso non è riferito agli altri (modello puramente agonistico) ma riguarda noi stessi (realizzare i propri obiettivi). Inoltre le persone di poco successo credono che le possibilità siano sempre limitate. E se qualcuno ottiene qualcosa, allora ci saranno meno possibilità che egli possa ottenere la stessa cosa. Le persone di successo pensano: “Vorrei essere al suo posto ora” ma poi aggiungono “Come posso ottenere lo stesso risultato?”.
2. Utilizzare i feedback
Le persone di successo tendono a vedere nei feedback un elemento per poter perseguire obiettivi e migliorare costantemente. Le persone di poco successo no. Esse tendono ad interpretare ogni consiglio, ogni suggerimento, ogni critica come un giudizio negativo su loro stessi (nemmeno sul semplice “operato” o sulla semplice “situazione”). Quando si cerca di analizzare una situazione critica, o di decidere quali passi fare per migliorare, le persone di poco successo tendono a giustificare e a difendere il loro operato e il loro modo di agire, anche quando è evidente la presenza di un problema. Ma nel lasso di tempo che essi spendono per lamentarsi, la persona di successo ha già raggiunto tre obiettivi.
3. Analizzare i propri errori
Le persone di successo non sono certo insensibili agli errori o alle critiche, tutt’altro; il punto è che esse cercano di analizzare i propri errori, per poi farne tesoro, imparare da essi e andare avanti. Invece le persone di minor successo tendono ad evitare di pensare agli errori, principalmente per paura (“ho davvero fatto questo?”) e insicurezza (“come farò a risolvere la situazione”?). Esse non hanno la forza ne la fiducia nei propri mezzi per riuscire a plasmare il proprio destino. A loro non piace affrontare i propri errori, perché ci sentono impotenti di fronte alle difficoltà.
Ora, rileggiamo questi tre punti e chiediamoci: cosa ci impedisce di iniziare da questo momento ad agire in maniera più efficace?
Non abbiamo bisogno di un buon lavoro, di una buona istruzione, di un sacco di soldi o di una famiglia perfetta per iniziare ad attuare queste idee. Ma prima inizieremo a comportarci come una persona felice che vuole ottenere successo, più velocemente potremmo veramente ottenerlo.